- vendere
- vendereA v. tr. (pass. rem. io vendei o vendetti , tu vendesti ; part. pass. venduto ) 1 Concludere una vendita (anche assol.): vendere un bene; vendere all'asta, a buon mercato | Vendere caro, a caro prezzo, esigendo un prezzo elevato | Vendere cara la pelle, (fig.) difendersi strenuamente, fino all'ultimo | Saper vendere la propria merce, (fig.) saper mettere in luce le proprie qualità | Averne da –v, (fig.) in grande quantità: avere ragione da –v; CONTR. Comprare. 2 Commerciare (anche assol.): vendere pollami, tessuti; vendere per la strada, al mercato; vendere all'ingrosso, al dettaglio; vendere a credito, per contanti. 3 Concedere, dare per lucro o utilità, riferito anche a cose astratte o comunque non commerciabili: vendere il proprio lavoro | (fig.) Vendere l'anima al diavolo, essere disposto a qualunque infamia pur di ottenerne un utile | Tradire, spec. per denaro: vendere i compagni | Prostituire: vendere il proprio corpo, il proprio ingegno. 4 Nel linguaggio calcistico, cedere un giocatore, da parte di una società a un'altra. 5 (fig.) Spacciare: vendere frottole | Vendere fumo, dare a intendere cose non vere, vantarsi di meriti che non si hanno | Vendere qlco. per buono, spacciare per vero, autentico e sim. ciò che non lo è. B v. intr. ( aus. avere ) (con valore passivo) Essere venduto: è un libro che vende bene. C v. rifl. 1 Lasciarsi corrompere: vendersi al nemico | Prostituirsi: si vende per poco. 2 Farsi credere: si vende per quel che non è. ETIMOLOGIA: dal lat. vendere, da venum dare ‘dare in vendita’.
Enciclopedia di italiano. 2013.